sabato, ottobre 24, 2009

Lucca: primo giorno di convegno ASPO-Italia

Quest'anno, il convegno nazionale di ASPO-Italia è stato sponsorizzato dalla Regione Toscana e dalla provincia di Lucca (di cui vedete lo stendardo qui sopra) nell'ambito di un convegno più generale sulla sostenibilità.



Cronaca quasi in tempo reale del primo giorno di convegno ASPO-Italia. Direi buoni risultati: nonostante il giorno lavorativo e lo sciopero dei treni e degli autobus, abbiamo avuto la sala quasi piena tutto il giorno; con almento cento persone a seguire. Molti giovani fra i partecipanti; molto interesse su tutte le tematiche.

Ha esordito al mattino Mirco Rossi che ha fatto una splendida presentazionedi quasi due ore diretta ai ragazzi delle scuole medie superiori. Era la prima volta che facevamo una cosa del genere - i risultati saranno da valutare. Certamente, i ragazzi sono i più interessati al nostro messaggio, ma è difficile farlo passare quando loro sono esposti a un continuo bombardamento mediatico che li invita a consumare sempre di più fra telefonini, SUV e televisori. Prima o poi, si dovranno accorgere del bidone che si stanno prendendo, ma ci vuole un po' di tempo.

Nel pomeriggio, abbiamo esordito con quattro presentazioni piuttosto "snelle" che hanno inquadrato le tematiche principali di ASPO-Italia.

Ugo Bardi ha parlato di energia, evidenziando il declino dei consumi nei paesi ricchi; segno evidente di un'inversione di tendenza epocale. Ha anche presentato degli scenari di sostitituzione dell'enegia fossile con energia rinnovabile, evidenziando come sia critico cominciare subito e dedicarci risorse importanti; altrimenti non sarà possibile evitare un drastico declino.

Luca Chiari ha mostrato come il picco del petrolio e dei combustibili fossili influenzi le concentrazioni di CO2 nell'atmosfera. Il declino dell'estrazione sicuramente le ridurrà rispetto agli scenari "standard" dell'IPCC; ma questo non ci salverà dal cambiamento climatico e - soprattutto - non ci mette al riparo dal temuto "tipping point", il punto di non ritorno al di la del quale il cambiamento si auto-alimenta e diventa irreversibile, qualunque cosa facciamo.

Luca Pardi ha parlato di sostenibilità, di "overshoot" (tracimazione ecologica" e dell'impatto della popolazione umana sugli ecosistemi. Particolarmente impressionanti i dati sulla frazione delle risorse biologiche asservite agli usi umani. Non si può continuare a crescere per sempre - o ci decidiamo noi a mettere un freno, oppure sarà l'ecosistema stesso a costringerci a frenare.

Finalmente, Pietro Cambi ha fatto un riassunto di come l'energia eolica di alta quota, il kitegen, sia necessaria e forse l'unica speranza che abbiamo di contrastare il declino della produzione dei fossili. Era presente anche Massimo Ippolito, inventore del kitegen, che ha parlato anche lui su questo argomento.

E' seguita circa un'ora e mezzo di discussione con il pubblico, con molti interventi. Sembra che il kitegen sia quello che ha suscitato il massimo interesse, ma anche l'energia nucleare suscita molto interventi. La gente si rende conto che anche qui gli stanno tirando un gran bidone, ma ha difficoltà ad analizzare correttamente la questione. Certamente ci dobbiamo ancora abituare a "pensare sistemico", ovvero a non pensare che i problemi si risolvano con un singolo miracolo tecnologico.

Ugo Bardi ha riassunto la posizione "media" dei soci di ASPO-Italia (non c'è una posizione "ufficiale") che, ha detto, sono in generale persone tecnicamente molto preparate che riescono ad analizzare le tecnologie sulla base dei fatti e non delle ideologie. Se l'analisi avesse indicato che l'energia nucleare è la soluzione ai nostri problemi, ci troveremmo tutti d'accordo a promuoverla. Ma non è così; siamo invece in generale tutti d'accordo che i problemi con il nucleare siano tali e tanti da condannare la tecnologia al libro dei sogni dei politici in cerca di voti. D'altra parte, non ci sono nemmeno soluzioni miracolose basate sulle rinnovabili. Alcune sono molto promettenti, come il kitegen, ma bisogna lavorarci sopra e provare, tenendo i piedi ben saldi per terra e gli aquiloni il più in alto possibile.

Le presentazioni sono state videoregistrate e le metteremo on line il prima possibile.

Per finire, ringraziamo Eugenio Baronti, assessore alla ricerca scientifica della Regione Toscana, che ha sponsorizzato e sostenuto il nostro convegno. Lo ha anche seguito dall'inizio alla fine, intervenendo più volte ( è la prima volta che vediamo un esponente politico fare una cosa del genere!). Ringraziamo anche Valentina Cesaretti, assessore al volontariato e alla cooperazione della provincia di Lucca, come pure Lida Celli che si è presa carico di gran parte del pesante lavoro di organizzazione del convegno.

Oggi, Sabato 24 Ottobre, continua il convegno sulla sostenibilità; con un intervento di Ugo Bardi alle 10 (circa). Oggi pomeriggio, assemblea dei soci ASPO-Italia e libera discussione fra soci e amici.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon lavoro a voi.
Bravi a parlare ai ragazzi, è l'unico modo per cercare di formare le nuove generazioni, ma come detto nell'articolo, "ci vuole un po' di tempo".
Ne abbiamo ancora di tempo per cambiare modello di vita? Non mi sembra proprio.
Solo qualche giorno fa sulla mattina di RAI 1 parlavano dei SUV, in studio un giornalista ed un rappresentante di NISSAN ITALIA. Lascio immaginare a voi il tono dei discorsi, di come siano stati ridimensionati i dubbi al riguardo di questi veicoli.
RAI 1 è servizio pubblico vero?

Alex I. ha detto...

Grazie per aver videoregistrato gli interventi per chi non è potuto venire, non vedo l'ora di vederli!

Dario Cavedon ha detto...

Sul nucleare: nonostante il malumore generale che suscita nella popolazione, i politici continuano a promuoverla come fonte energetica. Tanto è vero che la cancelliera Merkel l'ha confermata nel programma del suo govero.
Purtroppo il picco dell'uranio è di là da venire...

Anonimo ha detto...

Complimenti per il vostro lavoro di ricerca e di divulgazione. Io c'ero e sono stato davvero molto soddisfatto della conferenza! Ho avuto la sensazione di trovarmi in una sala in cui c'erano le migliori menti scientifiche italiane ( dai relatori all'inventore del Kitegen ecc...) e' bello provare questa sensazione! E allora forza! Continuate cosi' ! Divulgate il vosto messaggio scientifico! L'umanita' tutta vi ringraziera'!
Cordialmente,
Gabriele Russo

Ugo Bardi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ugo Bardi ha detto...

Beh, grazie Gabriele. Per quanto riguarda le "menti", non includere il sottoscritto che fa quello che può ma ha dei grossi limiti mentali, come mi ricordano spessissimo i miei figli. Ma, a parte questo, la mia impressione è la stessa: abbiamo raccolto alcune delle menti migliori di questo paese. Quelle migliori del mondo, secondo la mia modesta opinione, stanno dentro TOD (The Oil Drum). Ma tanto nessuno gli da retta.

Anonimo ha detto...

Prof Bardi, grazie per aver risposto al mio post. Mi trovo perfettamente daccordo con Lei, non solo per quanto riguarda The Oil Drum, ma per tutto quanto riguarda l'output della associazione di cui lei e' presidente. Il suggerimento che mi sento di darvi e' quello di diffondere il piu' possibile il vostro messaggio partendo dai giovani! Io, da modesto insegnate, non manchero' di trasmetterlo ai miei studenti.
Cordialmente,
Gabriele Russo