lunedì, settembre 21, 2009

La sconfitta dei negazionisti climatici

"Il riscaldamento globale non esiste"
"Il riscaldamento globale è stato inventato dai media!"
"Il riscaldamento globale esiste ma non è colpa nostra!"
"Dobbiamo salvare l'economia, non il pianeta?"

"Come fanno i politici a respirare sott'acqua in quel modo? Hanno enormi riserve di aria fritta"




Abbiamo sentito ripetere fino alla nausea negli ultimi tempi che la terra si starebbe "raffreddando". Bene, gli ultimi dati che arrivano dal NOAA indicano chiaramente che non è così.

Quest'estate ha visto almeno un record assoluto, quello della temperatura media della superficie degli oceani, che ha raggiunto un valore mai misurato in precedenza. L'estate è stata la terza più calda in assoluto.

Un altro record assoluto è stato la temperatura media combinata dell'emisfero sud in Agosto, anche questa la più alta mai misurata. Poi ci sono altri dati, inclusi i ghiacci artici che sono sotto la media di un buon 18%. In Italia, la situazione non è migliore, con un'estate caldissima,. Secondo i dati raccolti dall'Università di Modena, è la seconda più calda mai registrata.

Insomma, chi sosteneva che andavamo verso un raffreddamento globale dovrebbe avere buoni motivi per ricredersi. Ma ce ne sono che non cambieranno idea finché non finiremo tutti bolliti e anche allora continueranno a dire, "Ma è una normale fluttuazione....... aaargh!"

17 commenti:

Anonimo ha detto...

LIl 2009 come estate caldissima in Italia pare proprio strano.
Sull'area adriatica un giugno assai piovoso.
Luglio ventilato e leggermente piovoso. Agosto caldo.
Le scorse 2 estati (2008 e 2007) sono state come il 2003.
Se parliamo di media nazionale pare strano anche quello. L'estate 2009 è stata instabile e mediamente fresca. A che dati ci si riferisce per l'articolo?
Luigi Ruffini

Ugo Bardi ha detto...

Luigi, basta cliccare sul link!

Alex I. ha detto...

Conosco e - putroppo devo lavorarci insieme - fior fior di ingegneri che quando sentono parlare del riscaldamento globale si mettono a ridere e quando piove o un giorno fa freddo fanno subito battute del tipo "ma il global warming oggi non c'è? strano..."
Ma questa è soltanto l'ennesima prova che dimostra che un titolo di studio anche se meritato non vuol dire automaticamente intelligenza

Francesco Ganzetti ha detto...

Ho letto su meteogiornale che questa estate è stata comèlessivamente la terza più calda dal 1800 a livello nazionale : un aspetto estremamente postivo del crollo dell'economia di crescita basata fondamentalmente sui combustibili fossili è proprio questo : non si arriverà a sfruttare l'ultima goccia di petrolio o di gas , ma il sistema collasserà molto prima, evitando forse gli effetti più catatrofici dell'effetto serra nella seconda parte del secolo..( 5 ? 10 ? 15 anni ? )
L'altro aspetto positivo, a mio avviso, sarà l'avvio di una profonda revisione dei valori morali facili e per tutti.

Paolo ha detto...

Qui al sud (campania) c'è stato un agosto micidiale, degno del 2003.

L'estate edizione 2009 che ''dopo quella drammatica del 2003 e' al secondo o al terzo posto soprattutto per questa caratteristica di agosto dove e' mancata la 'rottura' a livello climatico''. A tracciare il bilancio del grande caldo e' il direttore dell' Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze, Giampiero Maracchi. ''Abbiamo avuto una situazione quasi normale fino a fine luglio con ondate di calore che si sono alternate poi - ha spiegato Maracchi - c'e' stata l'anomalia di agosto''. Le ondate di calore ''sono state nove: la prima a fine maggio, due a giugno, quasi quattro a luglio e ora altre tre. Ma mentre quelle che si sono avute da maggio a luglio avevano una durata limitata, queste ultime di agosto sono di 5-6 giorni l'una e quindi hanno coperto quasi tutto il mese''.

A essere colpito da questa estate rovente e' stato soprattutto il centro-sud ma ad agosto sotto la canicola e' finito anche il nord, tranne qualche zona alpina. ''Intorno al 10 agosto sembrava - ha detto ancora Maracchi - che l'anticiclone delle Azzorre si abbassasse e che cadesse il 'muro' dell'alta pressione invece improvvisamente l'anticiclone e' tornato a nord e ha bloccato l'entrata di perturbazioni. A questo poi si e' sommato questo fenomeno che si registra da una decina di anni sulla nostra Penisola e che e' l'anticiclone africano dalla Libia''.

Ecco la mappa dell'estate 2009:
- GIUGNO: temperature tra valori normali, mezzo grado sopra la media. Piogge sopra la norma con +10 millimetri.
- LUGLIO: temperature 1 grado sopra la media. Piogge superiori alla media al nord (+20%) ma sotto al sud (-20%).
- AGOSTO: tra 2 e 4 gradi sopra la norma a seconda della zona. Per le piogge il 100% in meno del normale, tolte le Alpi.
(fonte: ANSA)


:-/

Anonimo ha detto...

x Alex - Dovresti spiegare ai tuoi colleghi la differenza fra metereologia e clima. Che se delle persone che fumano in una stanza chiusa saturano l'aria lo stesso vale per le emissioni. Il riscadamento globale trova costantemente conferma dall'IPCC
al NOAA. Il trend è in salita e ricalca la curva dello sviluppo dell'era industriale.
E' talmente vero che in questo periodo di recessione c'è stato un calo vistoso in corrispondenza del calo dei consumi. Più correlazione di così...!. Naturalmente la soluzione è semplice. Fare l'esatto contrario di quello che
si sta facendo, decrescere. Consumare meno, ridare spazio alla vegetazione e meno al cemento e all'asfalto. A parte chi in malafede nega le evidenze scientifiche talvolta i negazionisti agiscono inconsciamente perchè dentro di loro sanno che quello che serve
è un cambio dello stile di vita e questo può far paura. Concordo col fatto che non sempre esiste correlazione fra titolo di studio e intelligenza. Ma negare le leggi della fisica ...!.

Francesco Ganzetti ha detto...

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/09/gas-serra-emissioni-calo-recessione.shtml?uuid=67a179d4-a6b8-11de-804d-1f5563b87607&DocRulesView=Libero

gas serra in calo del 2,6 % quest'anno...merito delle rinnovabili ? , semplicemente del paradigma economico della crescita su combustibili fossili che sta collassando..Grazie Hubbert !

Ugo Bardi ha detto...

Eh.... caro Francesco, magari i gas serra fossero in calo. Sono in calo le emissioni di gas serrra, ma la concentrazione degli stessi sta ancora aumentando. Comunque, Hubbert fa quello che puo'!

Anonimo ha detto...

che la temperatura media negli ultimi 29 anni sia aumentata Ok...ma mi sa non quanto previsto dai modelli IPCC:http://daltonsminima.files.wordpress.com/2009/03/anomaliessince1980.jpg

se continua a non funzionare (ammetendo che si è tenuto conto di una eventuale aumento della CO2 cioè un aumento esponeziale o quasi per il secolo quindi quella linearità è sbalgiata,non conosco i particolari non saprei...) andrebbe rivisto il modello.

Anonimo ha detto...

Caro Ugo, sono sempre più convinto che sia fiato sprecato parlare di picchi del petrolio, delle risorse minerarie, del riscaldamento globale, di sovraffollamento e di cassandrate varie. Dopo migliaia di anni di conoscenza della nostra natura umana, dovremmo rassegnarci al fatto che soltanto pochi sono in grado d'imparare dai propri errori.Il resto preferisce la fatalità del presunto destino, che, cosa non disprezzabile, esenta dalla responsabilità e dalla colpa derivanti dalla propria sciagura.

Credo piuttosto sempre più fermamente, che quando in massa ci si accorgerà della assoluta necessità del cambiamento, non vi sarà più tempo per farlo, in modo da raccoglierne i vantaggi e averne la forza per sopportarne gli inconvenienti.
Chi crede che scienza e tecnologia possano oggi fare la differenza tra un mondo in rovinosa caduta in un baratro, e il difficile ma glorioso passaggio verso un'era di rinnovata armonia planetaria sovente non conosce nè la scienza ne la tecnologia, abbastanza da rendersi conto della loro estrema complessità, e ancor meno s'accorge della loro affinità con tutto ciò che è arte.
Per chiudere, il paradigma imperante e imperante fino alla sua dissoluzione, è quello dell'onnipotenza del denaro, che dalla leggenda di Re Mida, ha accresciuto la sua presa nelle menti della maggioranza quasi totale degli esseri umani.
Nemmeno il sommo Dante Alighieri è riuscito a darci una visione del Paradiso abbastanza attraente da oscurare quella degli attuali paradisi finanziari economici e fiscali.E d'inferni, di bolgie, e dannati non solo immaginari ma reali se ne intendeva.
Nonostante ciò che ho detto, non mi rassegno all'autodafè.
Sono troppo curioso per non cercare di assistere allo spettacolo di una commedia che per certi versi deve per forza concludersi con un finale tragico-grottesco.
Semplicemente, cerco di starmene accucciato in un posto che mi ripari un minimo dalla calca, quando ciò che si vedrà sul palco, indurrà il pubblico al fuggi-fuggi, che solo allora si capirà, sarà il vero epilogo della messinscena, lo scopo involontario dello spettacolo stesso.

Un caro saluto, Marco Sclarandis.

Anonimo ha detto...

Affermare che l'aumento delle temperature non è di natura antropica fa comodo a molti che dovrebbero mettere in discussione i propri comportamenti;

faccio notare che anche qui a CZ, case ben fatte, oggi necessitano dei climatizzatori: quando andammo ad abitare nel 1966 nell' appartamento nuovo dei miei genitori si stava benissimo sia in estate che in inverno (con il riscaldamento);

da alcuni anni oltre alla temperatura è aumentata l'umidità relativa dell'aria: è stato necessario climatizzare l'appartamento.

(Forse molti di quelli che negano il riscaldamento globale poi non sanno assolutamente stare senza il climatizzatore a tutta birra.)

Il fatto grave è che le ripercussioni del GW sulle produzioni agricole saranno gravi se non correremo ai ripari: non sono dispute accademiche sul sesso degli angeli.
Silvano Molfese

Ugo Bardi ha detto...

In effetti, ho anch'io questa impressione: fiato sprecato sia sul picco del petrolio sia sul cambiamento climatico. Purtroppo, il secondo problema è enormemente più drammatico del primo. Senza petrolio ce la possiamo sempre cavare - in fondo siamo vissuti senza per tanto tempo. Ma gli esseri umani non sono mai vissuti in un pianeta con CO2 doppio (o di più) della media dell'ultimo milione di anni. Non è detto che ci possano vivere. Se non riusciamo a capire questa faccenda, sarà un fallimento drammatico della specie umana.

Frank Galvagno ha detto...

(Forse molti di quelli che negano il riscaldamento globale poi non sanno assolutamente stare senza il climatizzatore a tutta birra.)

quoto in pieno.

Circa la "gara" tra la drammaticità del problema energetico e di quello climatico, credo che il primo si manifesterà prima, diciamo nei prossimi 10-20 anni, e sarà un problema acuto. Quello climatico potrebbe metterci il doppio del tempo, ma avrà effetti cronici e imperiosi. Con molta CO2 in circolo, teoricamente, c'è più substrato disponibile per lo stocking in biomassa, ma la sovrapolazione renderà difficile lo stocking, che avrebbe comunque un'inerzia lunghissima, con tempi dell'ordine del secolo.

Anonimo ha detto...

Caro Ugo, il mio post precedente mi è stato ispirato dalle estive riflessioni su una delle forze più misteriose della natura.
Non la forza di gravità ma la forza d'inerzia.L'inerzia dipende dalla massa e più c'è massa più c'è inerzia.In modo quasi identico avviene per la massa intesa nell'accezione di folla di gente.

Sono passati quarant'anni dal "I limiti dello sviluppo" e solo ora la consapevolezza che "dovrebbero esserci veramente dei limiti" ha cominciato ad essere semi-planetaria.
Potrebbe succedere che ci vogliano ancora solo dieci anni affinchè questa consapevolezza dilaghi in tutte le menti umane, sempre che tutto concorra a tal fine, cosa di cui c'è molto da dubitare.
Ma, molti indizi, ci fanno supporre che passato un decennio, molti giochi saranno ormai fatti,per dirla alla francese, e allora non ci consoleranno nè le lampade led a luce bianca, nè la conversione della cellulosa in biocarburanti nè tante altre cose che saranno utili e necessarie per non sprofondare nel pan-sbandatismo (nel senso di :tutti allo sbando)accompagnato dal pan-banditismo (il senso è ovvio).Quanti anni ci sono voluti per la diffusione globale del sistema metrico-decimale? Dalla sua concezione,durante la regnanza di Lugi IVI ma anche prima, sono passati oltre due secoli, ma ancora la allora prestigiosissima NASA circa un decennio fa, riuscì a far schiantare una sonda su Marte, a causa di una intromissione involontaria di calcoli di rotta con il sistema anglosassone.
Tutti sono capaci d'imparare, ma non tutti sono capaci di farlo nello stesso tempo,neanche se pressati dagli avvenimenti.Anzi l'ansia, è una pessima frusta che sovente paralizza nella frustrazione e nell'isteria invece che spronare all'azione efficace.
Che cosa si può fare?
Prepararsi al peggio e agire per il meglio, sebbene questo slogan suoni come quei consigli da settimanale.Quatti quatti lo stanno facendo un bel pò di persone, ma quantificarne l'entità non serve a molto.
L'essere umano non è un sasso per il quale l'inerzia è una reazione ineluttabile al cambiamento del suo moto.
In fondo siamo riusciti a sventare quasi in tempo e quasi del tutto il grandioso esperimento della modifica della stratosfera con l'emissione dei clorofluorocarburi.
Forse c'è pure qualcuno che ritiene che avremmo dovuto invece vedere, come nella canzone di Jannacci "l'effetto che fa"
Forse occorre una piccola impressionante catastrofe, per mettere in moto una virtuosa reattività.
Forse è troppo tardi, perchè sarebbe subito inghiottita dalla sequela di fiction e di fiction sulle fiction sulla realtà appena accaduta.
Forse bisognerebbe che qualche bioeretico rompesse il tabù della durata di dodici decenni della vita umana con tutte le conseguenze e implicazioni del caso.Ma c'è un problema.
Chi potrebbe controllare poi che i bicentenari vivano davvero tanto a lungo?
I politici ottuagenari in giro per il mondo? i marmocchi che nasceranno tra cinquantanni?
Comunque, per chi ha fede, ci sono sempre i miracoli.

Marco Sclarandis

marco palombo ha detto...

Io penso che si possa rompere i muri di silenzio e di non-azione sia riguardo ai cambiamenti climatici sia al prossimo picco petrolifero. Finora queste due questioni sono state denunciate da singoli e minoranze e sono penetrate relativamente nell' opinione pubblica. Ma finora nessun soggetto collettivo di una dimensione abbastanza grande ha portato avanti le questioni con determinazione.Vedremo.

Ugo Bardi ha detto...

Vedo con piacere che i soliti cialtroni non si sono fati vivi a raccontare le loro fesserie su Marte che si scalda, sui ghiacci che aumentano e altre idiozie. Devono essere veramente ammutoliti - se si fossero ammutoliti prima sarebbe stato meglio

Anonimo ha detto...

Forse i soliti cialtroni stanno cominciando a riflettere, sconcertati sia dalle affermazioni di Barack Obama che da quelle di Ban Ki Moon, speranzose le une visto che barack deriva proprio da tale parola e apocalittiche le altre, ma non sono in grado di di derivare il nesso tra il nome e il presagio del secondo.Che non ci sia più tanto tempo da perdere nell'effettuare un cambiamento, cominciano ad intuirlo anche gli orfani del quizzantaio appena scomparso, che all'esclamazione di"Allegria" suscitava milioni di rasserenamenti nei cupi pensieri della plebe consumatrice.Ma l'avvertimento "Al lupo al lupo" che adesso si sta facendo internazionale e pan-mediatico, potrebbe rimanere un fuoco di paglia.
Bisogna che il lupo arrivi sul serio,altrimenti l'avvertimento verrà preso come il solito scherzo o esagerazione.La tempesta di sabbia di ieri a Sidney dovrebbe sibilare come un sinistro ululato, ma solo per chi è gia disposto a credere che i lupi esistono davvero.Volendo essere fiduciosi,avverto una certa atmosfera di attesa, attesa di qualcosa che sembra deva essere genuinamente ignoto.
Ma per non cadere in un facile ottimismo, bisogna che questa attesa non si prolunghi troppo.Tre minuti di monoscopio con la scritta "E' accaduto un imprevisto, riprenderemo al più presto" sono il massimo che il teleutente è in grado di sopportare.

Marco Sclarandis.