mercoledì, aprile 02, 2008

Non piove, governo ladro ! Via col vento.




Sul sito di Terna, la società che gestisce la rete nazionale di trasmissione dell’energia elettrica, sono disponibili i dati provvisori relativi alla produzione di energia elettrica in Italia per il 2007. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, è preoccupante il calo di 4382 GWh (10,1%) della produzione lorda idroelettrica rispetto al 2006. Come si può vedere dal grafico qui accanto, che ho ricavato a partire dai dati storici disponibili sullo stesso sito, l’evoluzione della produzione idroelettrica italiana dall’inizio degli anni ‘60 ad oggi ha seguito una leggera tendenza alla crescita, con periodi di calo seguiti da successive crescite della produzione. Dall’inizio del millennio, siamo però in presenza di una nuova fase di decremento che coincide con una riduzione delle precipitazioni medie nel nostro paese. Come attestano numerosi studi, nel Nord Italia, dove sono localizzate la maggior parte delle centrali idroelettriche italiane, abbiamo un decremento delle precipitazioni che arriva ad essere pari anche al 30%-35% delle medie normali. Di converso, assistiamo da qualche anno a una crescita delle precipitazioni nel sud d’Italia, con il pieno negli invasi d’acqua. Questa situazione e le possibili cause, sono sintetizzate nell’articolo “Verso una meridianizzazione del clima?” di Anselmo Caputo.
Per fortuna, nel 2007, prosegue la crescita delle installazioni di centrali eoliche nel nostro paese, che compensa in parte la riduzione di energia idroelettrica. Nel 2007, la produzione eolica ha raggiunto i 4144 GWh, con un aumento rispetto all’anno precedente di 1173 GWh (39,5%), rilevandosi la fonte rinnovabile più promettente. Considerando che la potenza installata ha raggiunto i 2650 MW, abbiamo anche un ulteriore aumento della producibilità energetica, con 1564 ore equivalenti.
A questa notizia positiva, se ne aggiunge un’altra, relativa alla compatibilità tra energia rinnovabile intermittente prodotta e accettabilità nelle rete di tramissione nazionale. In un comunicato congiunto, Anev, Aper e Terna diradano i dubbi sull’attuale accettabilità di energia eolica nella rete di trasmissione. Inoltre, nel Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, elaborato da Terna, sono riportati gli interventi di potenziamento della rete necessari a favorire la produzione di energia rinnovabile non programmabile, esistente e futura. Con gli interventi previsti, si prevede di poter accogliere senza problemi nella rete nazionale ulteriori 2700 MW di potenza intermittente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La notizia negativa invece, è che un eventuale governo Berlusconi non contempla nel proprio programma energetico lo sviluppo dell'eolico.
Solo per questa ragione è auspicabile che il cdx non vada al potere.
Ma ci sono tante altre ragioni per le quali augurarsi che al potere non ci vadano nè Berlusconi nè Veltroni, i maggiori esponenti della nostra grassa casta politica.

Paolo B.