venerdì, agosto 24, 2007

I fratellini cattivi del SUV



Vorrei spezzare una lancia nei confronti dei SUV (Sport Utility Vehicles).
Non che non siano inquinanti, divoratori di risorse, arroganti ed inutili, anzi. Il punto è che i Suv stanno all'auto media italica come il leone al topo.
Sono alcune decine di migliaia contro decine di MILIONI di auto medie e medio-piccole.
Insomma: quelli che davvero si divorano il GROSSO delle risorse petrolifere destinate all'autotrazione ( a parte i bisonti-camions) sono i topolini, che dopo decenni di dieta ipertrofica, ormai non sono più tali.
Infatti ad ogni nuova generazione di vettura "media" si cresce di almeno un quintale di peso ( plastiche, elettroniche, servomeccanismi, dispositivi di sicurezza e metalli pregiati vari) e di una decina di centimetri di lunghezza, con il risultato di vanificare i progressi tecnici nel frattempo ottenuti sul piano dei consumi.
In sostanza le auto attuali consumano solo marginalmente meno di quelle di trenta anni fa'
Ci sono ovviamente altri motivi ( ad esempio ritorni in termini di efficienza sempre minori, avvicinandosi al limite teorico del rendimento di un motore endotermico) ma cosi stanno le cose.
Vi cito solo un esempio.
La Golf, la vettura media di maggiore successo dei tempi recenti ( il record assoluto credo sia ancora del maggiolino).
Dalla prima alla quinta serie ( in attesa della sesta che crescerà ancora un po')

lunghezza larghezza altezza peso
382 164 139 780 kg
401 168 141 920 Kg
408 170 142 1010 Kg
415 174 144 1170 Kg
421 176 148 1300 kg

esisterebbe anche la golf plus che è alta 15 cm di più, larga 3 cm di più e
lunga 15 cm di piu'...

La stessa cura ingrassante si è verificata per TUTTI i nuovi modelli di TUTTE le case automobilistiche europee.
Potete verficare da soli.
Per quanto riguarda gli americani dopo un ritorno alla ragionevolezza a cavallo tra gli anni 80 e 90 sono tornati subito a dimensioni giganti superando anzi ogni precedente record.
I Suv sono solo un simbolo ma il punto è che andrebbero stabiliti limiti ragionevoli al peso e dimensioni delle auto.
Se la gente riusciva ad entrare comodamente in una Golf prima serie sarebbe ora di chiedersi perché dobbiamo scarrozzarla con qualcosa che pesa il doppio, ha il doppio ( ed anche il triplo) di potenza e se non consuma di più questo si deve solo ai clamorosi margini di recupero di efficienza che esistevano rispetto agli scadentissimi motori a benzina della golf prima serie.
non si può pero continuare all'infinito cosi e, sopratutto, non si dovrebbe.
I SUV, ormai hanno smesso di scandalizzarmi, sono dei T-rex in attesa di finire disossati in qualche bel museo di paleoetnografia della fesseria meccanica.
Mi da fastidio invece la ipertrofia generalizzata di OGNI singolo modello, che, per risorse concretamente dissipate, fa impallidire qualunque mandria di SUV assettati di risorse possa scorrazzare nelle libere e mai trafficate pianure Siberiane (visto che la tundra non c'e' più).
Nel mio condominio ( cartina di tornasole del viver medio italico) avevamo sette posti macchina coperti sufficienti alle sei famiglie che vi abitavano e vi abitano .
Ma nel tempo l'auto medio italica è cresciuta di dimensioni.
Dove entravano tre 127 ora entrano ( MALE) due GRANDI punto ( Già: la fiat ha pensato bene di chiamare la terza versione della sua auto medio-piccola come GRANDE PUNTO).
Insomma nel tempio si è rinunciato a tre posti macchina ( di cui uno lo usiamo per i vari mezzi biruotati di famiglia) ed ora in garage ci sono i turni.
Presto ci saranno i turni anche dal distributore ed allora forse torneremo alla razionalità.
In ogni caso quello che si dice per il fisico umano vale anche per la scatola plurimetallica che lo scarrozza in giro.

Il GRASSO fa MALE.

L'ipertrofia è dannosa, inutile, demenziale.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Un altro aspetto da sottolineare è la dismissione dalla produzione dei modelli a basso costo d'acquisto e gestione. Oggi, anche volendo, non è possibile comprare un'auto "scarna" nelle dotazioni e nel prezzo che sia dotata d'un motore all'avanguardia dal punto di vista del risparmio.

Avendo come obiettivo il risparmio estremo, che consumi potrebbe avere oggi una classica vettura 4-5 posti, senza troppi accessori, velocità massima sui 100-110 km/h e accelerazione accettabile? (ho in mente la vecchia Panda 30) Non è una domanda retorica, mi interesserebbe davvero saperlo.

Anonimo ha detto...

Gli strenui difensori dell'industria automobilistica, cioè i tanti cittadini medi che parlano e si comportano come fossero azionisti di maggioranza di Fiat, VW, BMW ecc., potrebbero rispondere dicendo che il peso in più è giustificabile con l'adozione di sistemi di sicurezza avanzati come i mille airbag sparsi per l'abitacolo e soprattutto il telaio rinforzato capace di resistere decentemente agli urti ad alta velocità (forse).
Ovviamente se fossimo tutti più intelligenti e ragionevoli da viaggiare a velocità moderata e se i costruttori si impegnassero a non mettere in commercio aggressivi pachidermi da 3 tonnellate micidiali per le Panda da 500kg, il problema sarebbe risolto alla radice.
Ma questa sembra essere un'utopia e fin tanto che è possibile i costruttori fanno la corsa al gigantismo, sfornando macchine in eterno sovrappeso che faticano a trascinarsi pur avendo motori che abbinati ai telai di 30 anni fa le avrebbero rese delle saette, con superfici vetrate sempre più ampie e di conseguenza condizionatori sempre più grossi e consumi elettrici sempre maggiori e così via...

Per chi è interessato ad un'analisi lucida e lungimirante sull'oggetto automobile consiglio il libro "Vita e morte dell'automobile" di Guido Viale - ed. Bollati Boringhieri

Frank Galvagno ha detto...

In effetti i SUV appaiono cattivi, ma sono pochi. Il post di Pietro mi fa venire in mente un paragone: sono più pericolosi 2-3 barracuda o un branco di piranha?

Il problema è sistemico, intrinseco nella nostra motorizzazione di massa. E' un problema anche culturale. Io cerco di non usare l'auto per distanze < 6 km. 6+6=12. Vado e torno in bici, e sto anche meglio. E' così difficile?

Anonimo ha detto...

@ Frank Galvagno: già.. è anche un problema culturale e ti faccio un esempio: all'università di una media città italiana (con una popolazione di meno di mezzo milione di abitanti ma con un traffico da megalopoli) la maggior parte delle persone che usano la bici per il tragitto casa-facoltà-casa è costituita dai prof di mezza età che hanno passato un po' di tempo all'estero. Buona parte degli studenti usa la macchina, passando il 70% del tempo a cercare parcheggio nei pressi delle aule.
Mi chiedo: se e quando arriveremo a fronteggiare il razionamento della benzina, questa generazione di anchilosati che sta crescendo come reagirà? C'è da aspettarsi di tutto, nella migliore delle ipotesi inizieranno a pedalare, ma è anche possibile che scoppi la rivoluzione per avere la benzina..

Francesco Aliprandi ha detto...

Non sono riuscito a trovare dati attendibili sulle immatricolazioni di SUV nel 2006, ma ammesso che la percentuale sia stata la stessa del 2005 (6%), l'anno scorso ne sono stati messi su strada circa 140000: non proprio una quantità trascurabile.

I SUV non sono altro che l'estremizzazione del motto "bigger is better" ottimamente descritta nel post, e in effetti porre dei limiti in peso, dimensioni e, aggiungo, consumi, non sarebbe una cattiva idea.

Penso però che i responsabili siamo in buona misura anche noi, che non consideriamo l'automobile uno strumento ma un simbolo, e che non riusciamo ad acquistarla in base all'utilizzo che ne faremo. Ad esempio, molti miei conoscenti hanno acquistato almeno una station wagon quando gli è arrivato un figlio, come se la berlina 5 porte che avevano usato fino al giorno prima si fosse improvvisamente rimpicciolita fino a diventare una Smart e ci fosse necessità di traslocare un'intera casa per un neonato di 4 kg.

Nel mio piccolo, oltre ad usare l'auto il meno possibile e pedalare anche più di Frank, ho preso una vettura (giapponese) che pesa 720 kg in ordine di marcia, con ABS, doppio airbag, piantone dello sterzo e pedale del freno collassabili, condizionatore (che non uso) e che mi permette di fare 24 km/l con uso misto (su statale ho toccato i 27). A dimostrazione che qualche progresso è stato fatto, e che le macchine ipertrofiche si vendono perché c'è gente che le compra, non perché siano indispensabili.
E chissà che un giorno non mi riesca di retrofittarla...

Anonimo ha detto...

comunque la foto mi ha fatto veramente sorridere... siamo di fronte a una delle situazioni in cui l'esagerato si trova in difficoltà ... che godimento!

Anonimo ha detto...

Nei parcheggi comunali a pagamento, metterei delle tariffe differenziate a seconda dell'ingombro dell'autovettura.

Si tratta di disincentivare il gigantismo a 4 ruote: lo spazio sulle strade è anch'esso una risorsa. 50 Smart in fila non occupano lo spazio di 50 SUV.

Anonimo ha detto...

In parte vero e in parte no.
Se una macchina pesa il doppio non vuol dire che consuma il doppio.
Oltre i 100km/h è maggiore la resistenza dell'aria che non quella delle ruote sull'asfalto per cui l'effetto del peso maggiore si riduce in proporzione.
Non puntiamo il dito contro le case automobilistiche, ma puntiamolo contro noi stessi. Se le macchine sono più grosse è perchè noi tutti vogliamo viaggiare più comodi e circondati di gingilli elettronici. L'interesse che hanno le case automobilistiche è vendere e non fare auto più pesanti.
Se loro potessero vendere allo stesso prezzo di una auto da 1300Kg una da 700Kg ci guadagnerebbero ancora di più, ma se l'autista medio vuole poter caricare l'inimmaginabile e nonostante tutto viaggiare ancora comodo di chi è la colpa?

Riguardo al titolo provocatorio dell'articolo: è vero i SUV sono in minoranza rispetto alle auto normali, ma se se avessimo tutti il SUV...?

Unknown ha detto...

i suv vanno eliminati. Possono esistere solo i fuoristrada. tutte macchine leggere e molto potenti.

suv al rogo