venerdì, maggio 11, 2007

Pipistrelli e Energia Rinnovabile: la strategia win-win


Cosa c'entrano i pipistrelli con l'energia rinnovabile? Tecnicamente, niente; eppure c'è un legame. Ora mi spiego.

Guardate il filmato qui sotto; é un servizio di Alessandra Parrini apparso su RAI-3 circa un mese fa. Nel servizio si fa vedere, fra le altre cose, la pipistrelliera installata a casa mia, a Fiesole, ormai da più di un anno e che ospita 3 felici pipistrelli. L'idea è di ripopolare di pipistrelli zone dove l'urbanizzazione e il taglio frequente dei boschi ha distrutto i loro rifugi naturali. La ragione del ripopolamento è utilitaristica: i pipistrelli mangiano le zanzare; di conseguenza se abbiamo pipistrelli possiamo fare a meno, o perlomeno ridurre, l'uso di insetticidi chimici.

Il fatto di avere tre pipistrelli che svolazzano intorno a casa mia non mi salva certamente dall'invasione delle zanzare tigre. Però, se i miei vicini di casa mettessero delle pipistrelliere anche loro, allora non sarebbe questione di tre pipistrelli ma di centinaia di pipistrelli che farebbero una differenza. In sostanza, mettendo una pipistrelliera a casa mia, non solo mi creo un vantaggio personale, ma anche faccio un piacere ai miei vicini. E' quello che gli americani chiamano la strategia "win-win" (vinci-vinci).

Ora, potete cominciare a vedere l'analogia fra pipistrelli e energia rinnovabile. Sono cose diverse, ma la filosofia di installare pipistrelliere e pannelli fotovoltaici è la stessa. Installando i pannelli FV a casa mia, genero energia per mio personale uso, ma l'eccesso lo rivendo ai vicini (o comunque ad altri) attraverso la rete elettrica. E' la stessa strategia win-win che si basa sullo scambio. Non è fontamentale cosa ci si scambia, l'importante è scambiare; nessuno può vivere isolato. La tecnologia odierna ci permette di scambiarsi energia elettrica attraverso la rete, oppure informazioni attraverso l'Internet (lo state facendo proprio adesso). Rifkin ha pensato di scambiarsi idrogeno (questa però non è un'idea pratica); possiamo scambiarci prodotti dell'orto , piaceri personali, un passaggio per andare a lavoro (car sharing) oppure, come in questo caso, pipistrelli,

Lo scambio delle cose che uno ha in eccesso è alla base dalla convivenza umana dal tempo delle caverne e che, oggi, abbiamo un po' dimenticato. Ma se ha funzionato per milioni di anni, probabilmente continuerà a funzionare e potrebbe essere alla base della diffusione dell'energia rinnovabile nel futuro. Appunto, la strategia win-win


Ringrazio Paolo Agnelli (Ricercatore della Specola, Firenze) per l'idea della pipistrelliera, Eva Mosconi (assessore all'ambiente del comune di Fiesole) per il suo lavoro di diffusione dell'idea sul territorio comunale, nonché Alessandra Parrini per il suo interesse sull'argomento. Trovate istruzioni sulla costruzione della pipistrelliera (cercate "bat box" fra i files) sul sito del forum di discussione del comune di Fiesole. Nel filmato potete vedere, oltre a Ugo Bardi, anche Pietro Cambi (membro di ASPO-Italia e residente a Fiesole)


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Ugo,

la tua esortazione allo "scambio" capita a fagiolo. Ho appena fatto un giro di telefonate a operatori FV piccoli e grandi. I piccoli sono assolutamente fermi. I grandi sono molto impegnati in attività di progettazione e pochissimo in installazione. Ed è logico perchè i progetti sono per impianti enormi: 1 MWp o più. In sostanza, se con il conto energia si voleva favorire la "democrazia energetica" sul piano sociale e la "generazione diffusa" su quello tecnico, l'obiettivo è stato fallito in pieno. E poichè questo, data la complessità delle norme che ci sono state imposte, era facile da prevedere, ritengo che in realtà non quello fosse il vero obiettivo, bensì conservare ai grandi gruppi, industriali, bancari e quindi probabilmente anche politici nel senso deteriore (mazzette)il "potere energetico".

Aggiungo che questo vero scopo è stato facilitato dalle (se non con le) rottamazioni anticipate delle auto - secondo me controproducenti ai fini ambientali - e l'enorme impegno che ne è conseguito per la capacità di spesa della famiglia media italiana. Non per caso, ne sta risentendo alquanto anche l'eliotermico.

Leonardo Libero

Anonimo ha detto...

Mi sto documentando anch'io per la microgenerazione FV, esentendo la trafila del prof. Bardi e di altri sono un po' deluso... ma sicuramente andrò avanti.

Vicino alla mia città c'è un paesino (Centallo - prov. Cuneo)in cui una ditta ha installato un pannello "rotante", 300 kW. Nel suo genere è il più grande, se non nel mondo, in Europa. Ho chiesto al titolare, che è un tipo tosto, mi ha detto che sono molto soddisfatti ma stanno uscendo solo ora dalle burocrazie...

Sono d'accordissimo sulla bufala del cambio auto forzato... la mia auto ha 15 anni, 250.000 km e la frizione da rifare... dopo un po' di indecisione, credo che la cambierò, consapevole che potrebbe essere l'ultimo cambio di auto "tradizionale"... pertanto la sceglierò con buona capacità di carico, in modo che possa essere usata in un raggio di 100 km con la sinergia del trasporto... invece di trasportare solo me stesso porto anche altri, bagagli, merci per un contenuto fino a 1,2 ton... :-)

Per trasporto di solo me stesso o carichi non ingombranti fino a 130 kg, in un raggio di < 30 km basta la mia bici trekking super attrezzata con borse e carretto cargo :-)

Per gli spostamenti lunghi 500. 1000, 2000 km vedo bene il treno... con eventuale bici al seguito per turn around.

Chissà cosa ci riserverà il futuro...

Anonimo ha detto...

Non avevo mai sentito parlare di questa pipistrelliera... una bellissima idea!!! Peccato non avere una casa adatta ad ospitarla, ma ogni tanto dal balcone qualche pipistrello l'ho visto, chissà dove abitava...