domenica, ottobre 29, 2006

Perle di Toscana

Una notevole "perla di saggezza" di una pubblicazione della regione Toscana mi è stata fatta notare da Monica Sgherri, consigliere regionale in Toscana. La pubblicazione è detta "Segnali Ambientali", un bel documentone che trovate anche su internet.

Nel testo, dopo grandi ragionamenti, tabelle e valutazioni, spesso basate su faccine più o meno sorridenti, trovate a pagina 130 il nocciolo della faccenda rispetto alle emissioni di CO2 e al rispetto del trattato di Kyoto, sulla qual cosa la Toscana si era impegnata formalmente. Eccolo qua:

"Nel 2000 le emissioni di gas serra, anziché essere diminuite, erano aumentate. Le stime circa la componente principale dell’aggregato delle emissioni ad effetto serra, la CO2, indicano che un ulteriore aumento di oltre 6 punti percentuali dovrebbe verificarsi anche nel decennio 2000-2010, mettendo in risalto la sostanziale impossibilità di centrare l’obiettivo. Nonostante questo, un segnale da dover interpretare come positivo è il ridimensionamento del trend crescente delle emissioni di anidride carbonica a partire dal decennio successivo, che sembra tendere a una sorta di livello soglia nel medio-lungo periodo."

Splendido: stiamo continuando ad aumentare le emissioni, ma aumentiamo un po' meno di prima e chissà che un giorno o l'altro non si arrivi a stabilizzare. Se questa è l'unica cosa positiva che la regione Toscana può vantare a proposito del trattato di Kyoto, è veramente poco, considerando che l'impegno nazionale era di ridurre le emissioni del 6.5%.

In sostanza, la regione Toscana non sta facendo niente di più di quanto non stia facendo il governo nazionale per rispettare gli impegni presi rispetto al trattato di Kyoto. Ovvero, non sta facendo niente. Te lo dice anche, basta andare a pagina 130.


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