martedì, settembre 19, 2006

Il Picco dell'Australia

Arriva in questi giorni il rapporto ad interim preparato dal senato australiano sulla questione del le future disponibilità di petrolio per il trasoporto.

Con una bella lezione di democrazia partecipativa, i promotori rel rapporto, sei senatori australiani, hanno richiesto opinioni, informazioni, e input a tutti quelli che avessero qualcosa da dire sull'argomento. Ne hanno ricevuta in quantità, incluso una nota da parte di ASPO-Italia, come pure audizioni con Ali Morteza Samsam Bakhtiari, uno dei fondatori di ASPO-Internazionale.

Il risultato è un rapporto molto comprensivo, dove si cerca di essere bilanciati ma dove, molto chiaramente, il bilanciamento è a favore del concetto del picco del petrolio. I sei senatori australiani prendono il problema seriamente e sono molto preoccupati.

Curiosamente, l'australia sembrerebbe un paese senza problemi di risorse data la scarsa densità di popolazione: invece l'urbanizzazione è avvenuta quasi esclusivamente sulle coste dove sono state create città su modello americano, ovvero con vasti sobborghi abitativi, che si basano fortemente sul trasporto individuale automobilistico. Con la crisi del petrolio, gli Australiani si troveranno in grave difficoltà

Di fronte alla situazione, i sei senatori discutono molte possibilità, ma non identificano niente di serio. E' un vero peccato che in tutto il rapporto non ci sia neanche un paragrafo dedicato alle energie rinnovabili, con l'eccezione dei biocombustibili. I senatori soffrono di una fissazione verso i combustibili liquidi e gassosi e non riescono a vedere nessuna alternativa possibile, come invece potrebbe essere il trasporto che accoppia trazione elettrica e energie rinnovabili.

Quando parlano di idrogeno dicono "può essere prodotto dal reforming del gas naturale, carbone o biomassa, o per elettrolisi ma al momento sostanziali emissioni di CO2 accompagnano tutti questi metodi di produzione di questo combustibile". Chiaramente, non hanno capito gran che di cosa produce e non produce CO2. Contentiamoci, vorrei vedere i senatori italiani alle prese con la termodinamica.

In sostanza, il rapporto è un passo avanti nel senso che riconosce con chiarezza l'esistenza del problema. Quanto alle soluzioni, ancora non ci siamo proprio. Ci vuole pazienza


Non sembra che il rapporto del senato australiano sia disponibile su Internet. In compenso, sul sito del senato si trovano le minute dei colloqui con Bakhtiari. Un testo interessantissimo, assolutamente dal leggere!

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